S.I.S.S.I. 2.0 - Il reverse charge

10 Marzo 2022
Il reverse charge è un regime IVA particolare che permette di effettuare l’inversione contabile dell’imposta trasferendo l’onere direttamente sul destinatario finale anziché sul soggetto che cede i beni o la prestazione di servizio.

Il regime ordinario IVA prevede che il cedente applichi in fattura l’IVA addebitandola al cliente, ma è lo stesso cedente che versa la somma allo Stato; nel reverse charge invece è il cessionario che emette un’autofattura da registrare nel registro IVA sia delle fatture emesse che di quelle ricevute. In buona sostanza l’inversione contabile consiste nel fatto che sia il committente del servizio a pagare direttamente l’IVA al posto del fornitore.

Questo particolare regime è stato introdotto nel nostro sistema, in attuazione di una direttiva europea, con la legge n. 7/2000 e il meccanismo del reverse charge è stato pensato per contrastare le frodi fiscali dal momento che rende l’imposta completamente neutra.

La normativa di settore prevede l’applicazione del reverse charge solamente per alcuni specifici settori che sono: l’edilizia, la cessione di prodotti elettronici nella fase precedente al dettaglio, l’oro, i rottami e il gas – energia (escluso però il gpl).

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