S.I.S.S.I. 2.0 - Sicurezza sul lavoro: investimento o costo? Come la nuova normativa sta cambiando il modo di affrontare la questione per le PMI

13 marca 2023
Sicurezza sul Lavoro, costo o investimento per le PMI?

La sicurezza del lavoro è una questione molto importante per le imprese. Oltre a costituire un obbligo giuridico e sociale, rappresenta anche un mezzo per migliorare la propria immagine di azienda responsabile e attenta, in grado di mettere in atto adeguate misure per proteggere i propri lavoratori prevenendo malattie e infortuni sul lavoro. Nonostante sia quindi una componente fondamentale per il successo di un’azienda, spesso è però considerata dagli imprenditori come un costo anziché un investimento.

Come stanno cambiando le norme sulla salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro

Il Decreto Legislativo 81/2008 è la fonte normativa di riferimento per garantire la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Il Testo Unico elenca le misure di tutela generale per le aziende e le integra con le misure specifiche previste per affrontare i rischi o i settori di attività particolari. Questo intervento legislativo è di grande importanza perché ha riunito, uniformato e razionalizzato tutte le norme precedenti in materia di sicurezza sul lavoro.

Con la conversione del Dl 146/2021 (L.215/21, in vigore dal 21 Dicembre 2021) sono stati approvati alcuni cambiamenti alle norme sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro innovando la riforma introdotta nel 2018.

I nuovi obblighi del datore di lavoro

Le principali e più interessanti novità introdotte dalla riforma sono alcuni obblighi per il datore di lavoro, che corrispondo a maggiore sicurezza e tutela per i dipendenti:

· Responsabilità penale: i datori di lavoro e i dirigenti sono soggetti a responsabilità penale per i reati commessi in materia di sicurezza sul lavoro, anche se commessi da terzi.

· Nomina del medico competente: le aziende sono obbligate a nominare un medico competente per la valutazione dei rischi specifici connessi all’attività lavorativa e per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori.

· Valutazione dei rischi: le aziende sono obbligate a effettuare una valutazione dei rischi specifici connessi all’attività lavorativa e ad adottare le misure necessarie per eliminare o ridurre i rischi.

· Formazione dei lavoratori: le aziende sono obbligate a fornire ai lavoratori una formazione adeguata e periodica in materia di sicurezza sul lavoro.

· Comunicazione dei rischi: le aziende sono obbligate a comunicare i rischi specifici connessi all’attività lavorativa ai lavoratori e ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

A questi obblighi corrisponde un maggior potere sanzionatorio: l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha maggiori poteri sanzionatori per contrastare le violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro.

La figura del preposto

Altre novità sono il ruolo del preposto, che ha una nuova serie di obblighi e deve essere individuato subito dal datore di lavoro anche in caso di lavori in appalto. Ai preposti viene richiesto di attuare una nuova e fattiva vigilanza atta a verificare comportamenti, mezzi, attrezzature. Inoltre cambiano le modalità di formazione del preposto che diventa biennale e in presenza.

In generale, la riforma del decreto 81/01 mira a garantire un maggiore livello di sicurezza per i lavoratori, estendendo l’obbligo di sicurezza anche alle piccole imprese, e aumentando le responsabilità dei datori di lavoro e dei dirigenti per la sicurezza sul lavoro.

La sicurezza nelle PMI

La sicurezza sul luogo di lavoro è importante per tutte le aziende, indipendentemente dalle loro dimensioni. Tuttavia, le piccole e medie imprese (PMI) possono avere specificità che richiedono particolare attenzione nella gestione della sicurezza.

Le PMI, infatti, spesso hanno meno risorse finanziarie, tecniche e umane rispetto alle grandi aziende e possono avere difficoltà ad adempiere a tutte le richieste previste dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro. Inoltre, le PMI possono avere attività lavorative che comportano rischi specifici che devono essere identificati e gestiti in modo adeguato.

Per questo motivo, la normativa sulla sicurezza sul lavoro prevede alcuni adempimenti semplificati per le PMI, ad esempio la possibilità di avere un rappresentante per la sicurezza che può essere anche un dipendente dell’azienda e l’obbligo di elaborare una valutazione dei rischi semplificata. La legge n. 215/2021 prevede inoltre la possibilità per le società di dimensioni minori di avvalersi di modelli organizzativi e di gestione della sicurezza sul lavoro, che, se correttamente adottati e implementati, possono essere utilizzati come strumenti di difesa in caso di contestazione di responsabilità amministrativa per reati commessi in ambito lavorativo.

Inoltre, le PMI posso no beneficiare di incentivi e agevolazioni (quali contributi a fondo perduto, credito d’imposta, incentivi per la formazione, semplificazioni amministrative, sistemi di certificazione volontaria) per l’adozione di sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro, che possono aiutarle ad aumentare la loro capacità di prevenire gli incidenti sul lavoro e a migliorare la salute e la sicurezza dei propri lavoratori.

ECIPA scarl – https://fvg.ecipa.eu/ – https://www.ecipa.eu/
PROJEKT S.I.S.S.I. 2.0
Projekt je financiran iz ESS ROP POR 2014/2020 - ps 7/15 - IMPRENDERÒ [v] Deželi Furlaniji Julijski krajini
Social
Sledi nam na naših socialnih kanalih in ostani vedno na tekočem!
http://www.sissi.fvg.it/wp-content/uploads/2019/07/loghi-eu.png

Do ukrepov, ki jih financira dežela, je dostop mogoč prek: ROP ESRR 2014/2020 – SelfiEmployement – PON IOG – Garanzia Giovani.