Con ordinanza 18614 del 30 giugno 2023 la Cassazione ha statuito che, anche in mancanza di un tentativo di notifica presso la sede dell’ente, è valida la notifica dell’atto processuale effettuata al legale rappresentante in un luogo differente rispetto alla sede legale della società.
La pronuncia è stata resa al termine di un procedimento che ha visto una società impugnare un provvedimento di iscrizione di ipoteca notificato da parte dell’agenzia di riscossione.
La società impugnava l’atto avanti la Commissione tributaria regionale lamentando un vizio della notifica in quanto l’atto era stato notificato presso la residenza del legale rappresentate della società e non era stata previamente tentata la notifica presso la sede sociale.
La Cassazione, rilevando che sul tema vi sono pronunce contrastanti, ritiene di doversi adeguare al principio sancito dalle Sezioni Unite secondo il quale la notificazione di un atto riguardante una società è regolarmente effettuata alla persona specificamente preposta alla ricezione per conto dell’ente, anche se reperita in luogo diverso dalla sede ufficiale dell’ente, in coerenza con la regola sancita per le persone fisiche dall’articolo 138 cpc, a norma del quale la consegna a mani proprie è valida ovunque sia stato trovato il destinatario nell’ambito territoriale della circoscrizione di competenza dell’agente notificatore.
La Corte, quindi, rigetta i motivi di doglianza e conferma la validità della notifica effettuata presso la residenza del legale rappresentante della società.
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