Gli scorsi giorni, in sede di conversione di decreto legge, sono state inserite delle nuove misure penali volte a contrastare la criminalità ambientale. È stato inoltre allungato il catalogo dei reati presupposto ex d.lgs. 231/2001 allo scopo di aumentare la trasparenza degli appalti pubblici.
Per quanto riguarda l’inasprimento delle fattispecie ambientali di segnala che l’abbandono di rifiuti passa dall’essere un illecito amministrativo all’essere un reato contravvenzionale; viene inoltre prevista la confisca allargata per altri reati quali l’inquinamento ambientale (art. 452 bis c.p.), la morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale (art. 452 ter c.p.), il traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività (art. 452 sexies c.p.) e le attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti (art. 452 quaterdecies c.p.).
Con riferimento al reato di inquinamento ambientale è stata inasprita anche la circostanza aggravante già prevista per il disastro compiuto un aree protette.
L’intervento sul d.lgs. 231/2001 prevede l’inserimento fra i reati presupposto anche la turbata libertà degli incanti, la turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e il trasferimento fraudolento di valori.
Ad Formandum
