S.I.S.S.I. 2.0 - Il BIM e le PMI del settore costruzioni: obblighi formali e vantaggi sostanziali

9 Gennaio 2023

Il BIM: un nuovo modo di intendere la progettazione, per aziende al passo coi tempi 

BIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”. Indica il sistema informativo digitale della costruzione composto dal modello 3D integrato con i dati fisici, prestazionali e funzionali di un edificio.

Molto spesso si tende a confondere BIM e CAD. La differenza tra BIM e CAD non consiste semplicemente nella modellazione 3D, ma in un nuovo modo di intendere la progettazione. Infatti, mentre il modello CAD è una delle tante rappresentazioni del progetto, il modello BIM è il progetto stesso. È un metodo di progettazione collaborativo basato sull’integrazione delle competenze, anziché sulla separazione.

La peculiarità del BIM è quella di generare un modello informativo dinamico, interdisciplinare e condiviso che contiene le informazioni sull’intero ciclo di vita dell’edificio, dal progetto alla costruzione fino alla sua demolizione e dismissione. Il BIM si definisce in 7 dimensioni; oltre alle tre spaziali, si considera come quarta dimensione quella temporale, seguita da quella economica, di gestione e facility management e infine la settima dimensione è quella della sostenibilità.

Perché il BIM? Quali vantaggi ottiene un’azienda che lo adotta?

Essenzialmente, adottare il BIM è importante per tutte le aziende che operano o vogliono operare nel settore delle costruzioni (sia nell’ideazione che nella produzione, nella gestione/manutenzione e nella dismissione di opere) per 2 motivi, uno sostanziale e uno più formale.

Quello sostanziale è che utilizzando il BIM si ottiene una semplificazione della progettazione e di eventuali modifiche, una riduzione dell’errore umano, dei tempi di realizzazione e dei costi (che si possono calcolare in maniera precisa).

La motivazione formale è legata al Decreto n. 312 del 02.08.2021 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Mobilità Sostenibile in materia BIM, che modifica e aggiorna il precedente Decreto Ministeriale conosciuto negli anni come “Decreto BIM” o “Decreto Baratono”. Il nuovo decreto dà un’accelerazione al processo di digitalizzazione del settore delle costruzioni, specificando le nuove modalità e ridefinendo le tempistiche per l’introduzione dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione da utilizzare per lavorare con appalti di opere pubbliche nell’edilizia e per le infrastrutture. Il BIM verrà adottato a step nei prossimi anni e dal 1° gennaio 2025 (salvo proroghe) diventerà obbligatorio per le opere di nuova costruzione, ed interventi su costruzioni esistenti, fatta eccezione per le opere di ordinaria e straordinaria manutenzione di importo a base di gara pari o superiore a 1 milione di euro.

La sfida per il futuro: perché anche le piccole imprese artigiane dovrebbero conoscere il BIM?

L’adozione del BIM nel settore delle costruzioni e via via nella gestione degli edifici permetterà la creazione di diverse opportunità.

L’utilizzo del BIM è già realtà per la costruzione delle opere più grandi (ad esempio la ricostruzione del ponte Morandi a Genova) ma si sta ampliando anche ad opere di minore portata. La ragione è semplice: essendo il BIM una tecnologia abilitante, permette di beneficiare di una progettazione integrata e di un’ottimizzazione e di un risparmio tangibile lungo l’intera vita dell’edificio che non è possibile con i metodi tradizionali. Certamente non sarà un processo immediato, ma di certo nei prossimi anni la gran parte di chi opererà nell’edilizia, dalla progettazione, alla direzione dei lavori, agli addetti in cantiere, dovranno avere dimestichezza con un sistema informativo integrato che accompagnerà l’opera anche dopo la realizzazione e di conseguenza le figure che supporteranno la transizione al nuovo sistema saranno indispensabili, quindi sarà necessario non trovarsi impreparati. Per l’efficace gestione e attuazione della progettazione in BIM e delle lavorazioni collegate sono state infatti create delle figure apposite: BIM Specialist, BIM Manager, BIM Coordinator, che è importante imparare a conoscere e a formare.

Da un lato anche le piccole imprese artigiane legate all’edilizia dovranno conoscere almeno come “leggere” dei progetti creati con il BIM per poter eseguire le lavorazioni; da un altro punto di vista, avere delle esperienze/qualifiche sulla capacità di lavorare con protocolli BIM permetterà anche alle piccole aziende di poter partecipare alle grandi commesse oppure avere premialità nella partecipazione di appalti più piccoli.

 

Per maggiori info: ECIPA scarl – https://fvg.ecipa.eu/ – https://www.ecipa.eu/

PROGETTO S.I.S.S.I. 2.0
Il progetto è finanziato a valere sul FSE POR 2014/2020 - ps 7/15 - IMPRENDERÒ [in] FVG Regione Friuli Venezia Giulia
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È possibile accedere alle misure incentivanti finanziate dalla Regione con POR FESR 2014/2020 – SelfiEmployement – PON IOG – Garanzia Giovani