S.I.S.S.I. 2.0 - Legge di Bilancio 2024: principali misure rilevanti per i datori di lavoro

7 Febbraio 2024

Di seguito le novità contenute nella Legge di Bilancio 2024, L. 213 del 30/12/2023 pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana.

 

Esonero parziale dei contributi previdenziali

Anche per il 2024 è previsto un parziale abbattimento dell’aliquota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato (ad esclusione dei lavoratori domestici), che replica le misure della riduzione da ultimo stabilite per il 2023 dal Decreto Lavoro in funzione della retribuzione imponibile mensile:

  • 7% se la retribuzione imponibile mensile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro;
  • 6% se la retribuzione imponibile mensile è superiore a 1.923 euro e non eccede l’importo di 2.692 euro.

Nel 2024, a differenza del 2023, l’esonero non potrà essere applicato sulle somme erogate con la tredicesima mensilità. E come nel 2023, non si applica sulle somme erogate con la eventuale quattordicesima mensilità.

 

Esonero contributivo a favore delle lavoratrici con figli

La Legge di Bilancio 2024 prevede un’ulteriore riduzione dei contributi previdenziali per le lavoratrici impiegate a tempo indeterminato con figli (ad eccezione delle lavoratrici domestiche). Dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, le madri di tre o più figli beneficeranno di un esonero totale dei contributi previdenziali, limitato a un massimo di 3.000,00 euro annui, calcolato su base mensile. Questo beneficio sarà esteso fino al mese in cui il figlio più giovane compie 18 anni.

Inoltre, in via sperimentale per il 2024, le madri di due figli con un contratto di lavoro a tempo indeterminato godranno dello stesso esonero contributivo fino al compimento di 10 anni del figlio più piccolo.

Siamo comunque in attesa di una circolare esplicativa.
Detassazione dei fringe benefit

Per il 2024 vengono ridefiniti i limiti di esenzione da contribuzione e tassazione dei fringe benefit.

Si stabiliscono due limiti distinti:

  • 1.000 Euro per i dipendenti senza figli a carico;
  • 2.000 Euro per i dipendenti con almeno un figlio fiscalmente a carico.

È importante sottolineare che oltre al valore dei beni concessi e dei servizi forniti, come buoni spesa, buoni benzina, valore dell’auto aziendale concessa in uso promiscuo, valore dell’alloggio e prestiti concessi a tassi inferiori rispetto a quelli stabiliti dalla BCE, rientrano nei suddetti limiti di esenzione anche le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica, del gas naturale, e, come novità di quest’anno, le spese per l’affitto della prima casa, nonché gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.

Si sottolinea che superare questi limiti comporta l’applicazione di contributi e tassazione sull’intero valore dei fringe benefit riconosciuti.

 

Esonero previdenziale per l’assunzione di donne vittime di violenza

Nel periodo triennale 2024-2026, viene introdotto uno sgravio contributivo totale a favore dei datori di lavoro privati che decidono di assumere donne disoccupate, vittime di violenza e beneficiarie del reddito di libertà.

Lo sgravio corrisponde al 100% dei contributi previdenziali (escludendo premi e contributi INAIL), con un massimale annuo di 8.000 euro, adattato e applicato su base mensile. Questo beneficio si applica anche alle donne vittime di violenza che hanno beneficiato del reddito di libertà nel 2023, nella fase iniziale di implementazione.

L’esonero ha una durata specifica in base al tipo di assunzione:

  • 12 mesi per assunzioni con contratto di lavoro a tempo determinato, comprese quelle attraverso la somministrazione;
  • 18 mesi nel caso di trasformazione di un contratto a tempo determinato in un contratto a tempo indeterminato, con la data di assunzione a tempo determinato considerata come inizio del periodo agevolato;
  • 24 mesi per assunzioni immediate con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Siamo comunque in attesa di una circolare esplicativa.

 

Detassazione dei premi di risultato

La Legge di Bilancio estende per l’anno 2024 la riduzione al 5% dell’aliquota dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali regionali e comunali, applicabile alle somme erogate nel periodo d’imposta 2024 ai lavoratori dipendenti privati che raggiungono obiettivi di incremento della produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, misurabili e verificabili o a titolo di partecipazione agli utili d’impresa.

Questo regime fiscale agevolato si applica alle somme e ai valori corrisposti:

  • In virtù di contratti collettivi, territoriali o aziendali, stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale o di contratti collettivi aziendali stipulati dalle RSA ovvero RSU.
  • Entro il limite annuo di importo fiscalmente imponibile di 3.000 euro lordi.
  • A lavoratori dipendenti il cui reddito da lavoro dipendente nel periodo d’imposta 2023 non abbia superato gli 80.000 euro.

 

Incremento indennità di congedo parentale

Per l’anno 2024, si prevede un aumento dall’attuale 30% all’80% dell’indennità per due dei tre mesi di congedo parentale spettanti a ciascun genitore. Questi due mesi devono essere presi in alternativa fra i genitori e non sono trasferibili. Tale beneficio è condizionato al fatto che il congedo di maternità o paternità sia terminato dopo il 31 dicembre 2023.

Importante sottolineare che queste modifiche riguardano esclusivamente la misura dell’indennità del congedo parentale e non influiscono sulla sua durata complessiva.

 

Detassazione del lavoro notturno e straordinario anche per i pubblici esercizi

La Legge di Bilancio per il 2024 ripropone una misura già prevista nel 2023 dalla legge di conversione del “Decreto Lavoro”, con alcune novità. In particolare, viene ampliata la categoria di lavoratori che possono potenzialmente beneficiare del trattamento integrativo speciale. Oltre ai lavoratori del settore turistico alberghiero e degli stabilimenti termali, anche i lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (ex art. 5 della L.287/91) possono richiedere la detassazione.

Il trattamento integrativo speciale consiste in una somma esente da contribuzione e tassazione pari al 15% delle retribuzioni lorde per il lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi svolto nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2024.

Analogamente a quanto previsto per il 2023, il sostituto d’imposta erogherà il trattamento integrativo speciale su richiesta del lavoratore. Quest’ultimo deve attestare per iscritto di non aver superato nel 2023 i 40.000 euro di reddito da lavoro dipendente. Successivamente, il sostituto d’imposta recupererà l’importo erogato, conguagliandolo durante il pagamento di imposte e contributi tramite il modello F24.

 

Proroga CIGS per cessazione di attività

Viene prorogata la possibilità per le imprese che hanno interrotto la loro attività produttiva ma presentano concrete prospettive di essere acquisite con successivo riassorbimento occupazionale, di accedere al trattamento straordinario di integrazione salariale per crisi aziendale. Questa misura è pensata per gestire gli esuberi di personale ed è valida per un periodo massimo di 12 mesi.

 

Proroga dei permessi di soggiorno dei cittadini ucraini

La Legge di Bilancio per il 2024 prevede la proroga fino al 31 dicembre 2024 dei permessi di soggiorno, che scadrebbero il 31 dicembre 2023, rilasciati ai profughi provenienti dall’Ucraina e beneficiari di protezione temporanea.

Inoltre, viene stabilito che i suddetti permessi di soggiorno possono essere convertiti, su richiesta dell’interessato, in permessi di soggiorno per lavoro, con riferimento all’attività effettivamente svolta. Questa possibilità di conversione permette ai profughi provenienti dall’Ucraina di regolarizzare la loro situazione in base all’occupazione effettiva, al di fuori delle quote annuali stabilite con il Decreto Flussi.

 

Super bonus deduzione nuove assunzioni 120%

È prevista per il solo esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 una maxi deduzione fiscale del 120 %. Ci sono alcune condizioni per poter usufruire di tale agevolazione:

  • soggetti che hanno esercitato l’attività nel periodo d’imposta in corso al 31.12.2023 per almeno 365 giorni;
  • non spetta a soggetti in liquidazione ordinaria;
  • si considera l’incremento occupazionale quando il numero dei lavoratori a tempo indeterminato al termine del periodo d’imposta successivo a quello in corso, sia maggiore al numero dei lavoratori a tempo indeterminato mediamente occupato del periodo d’imposta precedente.

La deduzione riguarda l’IRPEF e l’IRES, non l’IRAP.

SDGZ-URES Unione regionale economica slovena
PROGETTO S.I.S.S.I. 2.0
Il progetto è finanziato a valere sul FSE POR 2014/2020 - ps 7/15 - IMPRENDERÒ [in] FVG Regione Friuli Venezia Giulia
Social links
Seguici sui nostri canali social per restare sempre aggiornato!
https://www.sissi.fvg.it/wp-content/uploads/2019/07/loghi-eu.png

È possibile accedere alle misure incentivanti finanziate dalla Regione con POR FESR 2014/2020 – SelfiEmployement – PON IOG – Garanzia Giovani