Una ricerca condotta dall’Osservatorio del Politecnico di Milano ha rivelato che le startup italiane finanziate tra il 2020 e il 2022 hanno visto una crescita sorprendente dei dipendenti del 59%. Nel 2020, il totale dei dipendenti era di 9.640, saliti poi a oltre 15.300 nel 2022. Questo trend positivo si è mantenuto costante, con l’anno 2021 che ha generato 2.779 nuovi posti di lavoro, seguiti da 2.940 nel 2022. Rispetto alle PMI e alle grandi aziende, le startup hanno dimostrato un tasso di crescita superiore, generando un numero di posti di lavoro più elevato rispetto alle prime, e mostrando un tasso di crescita relativo più alto rispetto alle grandi aziende, alle medie e alle piccole imprese.
Le scaleup, che rappresentano il 50% dei posti di lavoro delle startup, hanno registrato una crescita significativa. Le scaleup late stage creano in media 19 posti di lavoro all’anno, mentre quelle pre-seed 1,36 posti di lavoro all’anno. Il numero totale dei dipendenti delle scaleup è passato da 4.310 nel 2020 a 7.623 nel 2022, evidenziando un aumento del 26%. Inoltre, la presenza femminile all’interno delle scaleup è in crescita, con il 30% dei collaboratori che sono donne nel 2023, rispetto al 24% registrato nel 2020.
Lo stipendio medio lordo di ingresso nelle startup italiane è di 27.700 euro. Le scaleup preferiscono offrire contratti a tempo indeterminato per garantire stabilità e attrattività ai dipendenti, di cui una percentuale significativa è coinvolto nell’azionariato dell’azienda. Molte scaleup testimoniano che i dipendenti che escono dalla loro organizzazione continuano la loro carriera professionale in altre aziende, sia corporate che startup, dimostrando un impatto positivo sull’ecosistema imprenditoriale.
Fonte: StartupItalia.
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