S.I.S.S.I. 2.0 - È giusto il licenziamento del lavoratore che non partecipa alla formazione

22 Maggio 2023
La Corte di Cassazione ha dato ragione al datore di lavoro che aveva licenziato un lavoratore che non aveva voluto partecipare alle attività formative.

Vediamo il caso di specie: un lavoratore si era rifiutato, senza addurre alcuna motivazione, di partecipare a un’attività formativa organizzata dall’azienda, attività che era gratuita ed essenziale allo svolgimento delle mansioni del lavoratore.

Il superiore gerarchico aveva richiesto l’approfondimento di alcuni temi indispensabili per poter offrire assistenza ai clienti e, di conseguenza, la mancata conoscenza delle specifiche tecniche aveva indotto il lavoratore ad assumere un atteggiamento non collaborativo con il cliente.

Dopo il licenziamento il lavoratore si rivolgeva al Tribunale ma, la Cassazione, gli ha dato definitivamente torto.

Infatti, con ordinanza n. 12241/2023 la Sezione Lavoro ha ritenuto che il comportamento del lavoratore costituisse una grave insubordinazione e che violasse gli obblighi di diligenza e di esecuzione di quanto richiesto dal datore di lavoro.

Si è ritenuto infine che la sanzione del licenziamento fosse proporzionata rispetto alla condotta del lavoratore soprattutto in considerazione della volontarietà della stessa.

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