Il Decreto n. 48/2023 (c.d. Decreto lavoro) ha inciso profondamente sul noto D.lgs. 81/08 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Ai fini che interessano è stato modificato l’art. 18, primo comma, lett.a) del D.lgs. 81/08 che si occupa di definire i casi in cui è necessaria la nomina del medico competente da parte del datore di lavoro.
Nello specifico è stato introdotto l’inciso per il quale il medico competente deve essere nominato non solo nei casi espressamente previsti dalla legge, bensì anche qualora ciò sia richiesto dalla valutazione dei rischi fatta nel DVR.
L’inserimento dell’inciso “qualora richiesto dalla valutazione dei rischi di cui all’art. 28” comporta che sia coperta dalla sanzione penale di cui all’art. 55,5 comma, lett. d), D.lgs. 81/08 anche la mancata nomina del medico appunto se richiesto dal DVR.
Si rammenta che la mancata nomina del medico competete è punita con una fattispecie contravvenzionale che prevede l’arresto da due a quattro mesi o l’ammenda da 1.500 a 6.000 euro.
La novella legislativa risulta particolarmente interessante perché l’attenzione viene spostata sulla valutazione dei rischi e pertanto si cerca di adattare alle esigenze concrete delle aziende la presenza del medico competente. Nell’ottica più allargata dell’intero sistema normativo sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, si evidenzia che il medico competente diventa parte integrante e fondamentale nella gestione della prevenzione e protezione dei lavoratori, nella programmazione della sorveglianza sanitaria e viene incoraggiata fortemente la collaborazione con il datore di lavoro.
Studio Tavella
