La riforma fiscale voluta dal Governo andrà ad incidere anche sui contributi Inps per gli artigiani e i commercianti.
Infatti, con l’avvento della flat tax, il nuovo sistema di calcolo dei redditi rileverà anche per il conteggio dei contributi previdenziali e sarà possibile per coloro che sono iscritti alla gestione Inps artigiani e commercianti optare per una riduzione del 35% dei contributi dovuti. L’opzione deve essere esercitata in modo esplicito ed entro la scadenza del 28 febbraio dell’anno in cui si decide di utilizzare il beneficio.
Si elencano di seguito le motivazioni che possono portare all’uscita dal regime agevolato: la perdita dei requisiti necessari per l’accesso al beneficio; la scelta esplicita del contribuente e l’accertamento dell’Inps o dell’Agenzia delle Entrate circa la mancanza o la perdita dei requisiti richiesti dalla legge.
Infine, si ricordano le varie aliquote contributive: per i redditi compresi tra 17.504 e 52.190 euro, 24% se artigiani e 24,48% se commercianti mentre la soglia si abbassa al 23,25% in caso di coadiuvanti di età inferiore ai 21 anni se artigiani e 23,73% se commercianti.
Per i redditi superiori ai 52.190 euro le aliquote sono aumentate di un punto e quindi sono portata al 25%, 25,48%, 24,25% e 24,73%.
I contributi previdenziali versati all’Inps o alla propria Cassa professionale sono deducibili dal reddito forfettario esponendoli nel rigo LM35 (contributi previdenziali e assistenziali).
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